“Se è Fase 2, che Fase 2 sia, a tutti gli effetti” – a dirlo è il Sindaco di Capoliveri Andrea Gelsi, impegnato in queste ore con la sua giunta a individuare le migliori strategie possibili da attuare sul territorio comunale per la ripartenza dopo il lockdown totale dovuto all’emergenza da Coronavirus.
“La salute è certamente il bene primario da salvaguardare – prosegue Gelsi – ed è indubbio che dovranno essere attuate tutte le misure di sicurezza necessarie per tutelare ospiti e cittadini, ma dal momento che si sta lavorando per far ripartire l’economia dell’intera isola e per riportare una qual certa normalità nella vita quotidiana della gente, che sia ripartenza vera e si dia il via allo sblocco in maniera chiara e decisa.
In primis dando la possibilità per chi è proprietario di seconda casa, di poter raggiungere la propria abitazione in tranquillità.
Quella delle seconde case è una realtà concreta, sociale ed economica, che costituisce un’importante indotto per tutte le località turistiche italiane e fondamentale anche qui a Capoliveri.
Anche questo – spiega Gelsi – è un modo graduale e sicuro di favorire la ripartenza economica. Chi ha una casa in una località di villeggiatura deve poterla raggiungere e soggiornarvi. Sono tante le famiglie che, pur non essendo residenti, soggiornano a Capoliveri per lunghi periodi: persone che fanno parte integrante della nostra comunità che è giusto che possano far rientro presto e liberamente nella nostra isola. Certo è che, se come è giusto, l’apertura degli arrivi ai proprietari di seconde case si farà, il passaggio immediatamente successivo dovrà essere quello del libero accesso alle località di vacanza per tutti. Solo questo potrà significare davvero la ripartenza – conclude il sindaco -.
Alberghi, residence, campeggi, case vacanze e tutte le strutture ricettive potranno riprendere la loro attività solo se sarà dato il via libera al turismo regionale, nazionale ed internazionale ed interregionale. Governo e Regione dovranno stabilire regole valide per gli spostamenti e per la fruibilità degli spazi pubblici e aperti al pubblico. Regole certe per la sicurezza e la salvaguardia della salute della collettività, ma regole che siano anche realistiche e a quelle regole, tutti, ci atterremo.
L’Elba è un territorio che per sua stessa natura e conformazione, in quanto isola, è già garanzia di vacanza sicura. Un territorio fruibile, dotato di ampi spazi aperti, di piccoli centri facilmente gestibili e controllabili dove è possibile da subito vivere una vacanza serena nel pieno rispetto delle regole.
A questo proposito è importante una riflessione anche sul tema delle spiagge. La vacanza è svago, tranquillità, relax. Le nostre innumerevoli spiagge, grandi e piccole, ancora libere dovranno continuare a restare tali e fruibili liberamente dai turisti e dalla gente del posto, come in passato. Tutto naturalmente nel pieno rispetto delle regole su distanze interpersonali di sicurezza e di ogni misura che sarà realisticamente ritenuta più idonea, ma dico “no” alla gestione degli spazi su prenotazione, come qualcuno intende suggerire. Sarebbe una cosa impraticabile, non gestibile dagli enti locali, oltre che inutile.
Come controproducenti e non il massimo della buona accoglienza si rivelerebbero in questa fase controlli sanitari di qualsiasi genere a Piombino, controlli che invece sarebbero stati prioritari nella Fase 1 e che non sono stati effettuati nonostante fossero stati più volte richiesti dalle amministrazioni elbane. Ci saranno regole ad hoc per il turismo valide su tutto il territorio nazionale e quelle regole dovranno essere seguite da tutti. Poi dovranno vigere buon senso e responsabilità personale. L’Elba, può offrire un’ottima vacanza e sicura nel rispetto delle regole: a questo dobbiamo puntare e ad una veloce riapertura.
Che la Regione, dunque, dia il via libera a questa Fase 2, – continua Gelsi – che si autorizzino i proprietari di seconde case a raggiungere il nostro territorio, che spiagge, bar, ristoranti e poi subito dopo hotel, campeggi, case vacanza e strutture ricettive in genere, siano riaperti al più presto alla fruibilità degli ospiti e che si scrivano regole per la sicurezza certe ma davvero attuabili o l’economia elbana e nazionale saranno annientate da una crisi senza precedenti”.