Già due anni fa scrissi della improcrastinabile necessità di avere una base di elisoccorso all’Isola d’Elba. Questa necessità si ripropone prepotentemente alla luce degli accadimenti delle ultime settimane che vedono il 118 costretto ad inviare frequentemente sull’isola l’elicottero, a causa dell’elevata richiesta di un numero sempre crescente di interventi primari e secondari e per cercare di garantire tempistiche accettabili per pazienti in condizioni critiche e tempo dipendenti.
Oggi, sia per le condizioni estremamente critiche del traffico veicolare estivo sulle strade dell’isola che costringono le ambulanze a percorsi tortuosi e ad inevitabili e pericolosi ritardi nell’intervento, sia per i rischi per paziente ed operatori, sia per la necessità di assicurare ai numerosissimi turisti una percezione di sicurezza più elevata anche dal punto di vista sanitario, questa necessità non può più essere rimandata.
La Sanità costituisce uno dei servizi essenziali a cui, in egual misura, hanno diritto tutti i cittadini che ne sopportano gli oneri anche mediante prelievi fiscali di carattere generale. Una Sanità che, per essere coerente con le esigenze di una società evoluta, deve assolvere ai principi di appropriatezza dei trattamenti, adeguatezza delle prestazioni, tempestività nell’erogazione dei servizi oltre che di agevole accessibilità agli stessi. È necessario che ciò venga assicurato in tutti gli stadi della prevenzione della cura e della riabilitazione e maggiormente salvaguardato nei casi dell’emergenza-urgenza.
L’economicità della spesa non deve avvenire sempre a scapito dell’entità e qualità dei servizi per il cittadino, ma passare necessariamente attraverso l’attenta politica dei costi e l’adeguata compressione degli sprechi.
Ritengo inoltre che il cittadino, nell’ambito del servizio sanitario, non debba essere ancora considerato “paziente” (di pazienza ne ha avuta ormai fin troppa nel corso di vari decenni) ma “cliente” (visto che, come ogni cliente, paga il servizio sia con il versamento delle imposte che con il pagamento di onerosi tickets).
E’ per questo che sono convinto, oggi più che mai, della necessità che l’Isola d’Elba diventi una base dell’elisoccorso Regionale. L’Elba non ha bisogno di nuove piazzole ma ha bisogno di un elisoccorso stabile sulla nostra isola, che garantisca interventi rapidi, efficienti ed efficaci.
Attualmente il costo annuo stanziato per l’elisoccorso toscano è di circa 17 milioni di euro comprensivo di tutti gli oneri. La situazione attuale prevede l’utilizzo di 3 elicotteri (di cui 2 elicotteri per 24 ore e 1 elicottero per 12 ore) e ritengo che con una intelligente razionalizzazione della spesa attuale, la Regione potrebbe dotarsi di un quarto elicottero con un intervento di spesa sicuramente sostenibile vista l’importanza e l’utilità del servizio.
L’attuale contratto, in vigore dal 2009, scadrà all’inizio del 2018. Chiedo pertanto, al suo rinnovo, di prendere in considerazione l’istituzione di una quarta base Regionale di elisoccorso all’Elba, per l’Elba e per l’Arcipelago toscano (Elba Aeroporto Campo – La Pila), quarta base già prevista e mai attuata nell’attuale contratto.
I numeri, oltre che a livello statistico, parlano chiaro: l’ Isola d’Elba, con una superficie di 224 kmq., 32000 residenti e con quasi 3.000.000 di presenze (2.500.000 ca. solo da giugno a settembre), non ha una base di elisoccorso a differenza di altri esempi italiani come per esempio Lampedusa, isola di 20kmq con 6300 residenti e circa 200.000 turisti oppure Pantelleria, 83 kmq, 7646 residenti, 82000 turisti all’anno, entrambe dotate di elicottero H 24 a fronte di estensioni, flussi turistici e popolazioni notevolmente inferiori all’isola d’Elba.
Con una base sull’Elba sarebbe possibile garantire:
1. il trasferimento e la centralizzazione in “tempo reale” dei pazienti critici e affetti da patologie tempo dipendenti su tutto l’arcipelago, sia per i residenti che per le centinaia di migliaia di turisti che affollano le isole nel periodo estivo, in ottemperanza anche al D.M. 70/2015 che ha istituito la rete delle patologie tempo dipendenti (STEMI, STROKE e TRAUMA) dove l’intervento dell’Elisoccorso rappresenta un elemento cardine soprattutto nelle isole;
2. il trasferimento dei subacquei colti da malore che necessitano di terapia iperbarica in tempi rapidi;
3. al territorio dell’arcipelago, la dislocazione permanente e la rotazione giornaliera H 24 di un servizio di medici anestesisti rianimatori che già compongono l’equipaggio sanitario dell’elicottero nonché di infermieri di area critica;
4. la copertura di tutto il territorio dell’isola d’Elba in 5 minuti di volo per qualsiasi intervento primario;
5. la copertura di tutte le isole dell’arcipelago, incluse Capraia e Gorgona, entro i 20 minuti di volo previsti dalla normativa cosa che attualmente non è sempre garantita a causa dell’attuale dislocazione degli elicotteri;
6. di essere valido supporto anche al sistema di emergenza territoriale della Costa Tirrenica e del suo entroterra in tempi estremamente rapidi e comunque entro i venti minuti di volo, se non in tempo inferiore;
Noi elbani non chiediamo la luna, ma chiediamo che ci venga maggiormente garantito il diritto alla salute, per noi e per i nostri ospiti, così come è costituzionalmente previsto, diritto che invece ci viene parzialmente precluso.
Per questo, coinvolgendo i miei colleghi Sindaci e mobilitando gli elbani, ho intenzione di attivare una raccolta di firme per una base di elisoccorso sull’isola che durerà fino alla fine settembre. Le sottoscrizioni popolari saranno poi sottoposte all’attenzione del Presidente Enrico Rossi e dell’Assessore alla Sanità Stefania Saccardi.
Ruggero Barbetti, Sindaco di Capoliveri