BARBETTI AI VENT’ANNI DI PARCO “OGGI IL PARCO E’ ACCETTATO E CONDIVISO. L’OBIETTIVO RESTANO LE AREE MARINE PROTETTE E, IN FUTURO, UN PRESIDENTE ELBANO”.

“Lavorare sulle Aree Marine Protette e sperare in un Presidente elbano del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano”, per il sindaco di Capoliveri e Commissario del PNAT dal 2002 al 2006 Ruggero Barbetti, sono questi gli auspici per il prossimo futuro del Parco nel giorno dei “Vent’anni” dell’ente che sono stati celebrati venerdì 27 maggio a Portoferraio.
Al centro De Laugier, Barbetti, intervenuto per raccontare la sua esperienza di Commissario straordinario, ha ripercorso le tappe di quello che è stato – come lui stesso ha ricordato – “Un lavoro difficile, di grande impegno, ma anche un’ esperienza importante ed una grande soddisfazione”.

Un incarico, quello di Barbetti, unico elbano concretamente al vertice dell’Ente, iniziato il 19 settembre del 2002, con l’allora Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli e con il Direttore Generale Aldo Cosentino, un incarico arrivato dopo un periodo di cinque anni di consigliere nel direttivo del primo presidente, Giuseppe Tanelli.

“Ho sempre creduto nel Parco Nazionale dell’Arcipelago” – ha detto Barbetti – “Fin dalla sua nascita. Ho sempre pensato che potesse essere una risorsa importante, un valore aggiunto per il nostro territorio e così è stato. Ma l’inizio non è stato affatto facile. Nella primissima fase il Parco è parso al territorio e ai suoi abitanti quasi imposto, calato dall’alto, fin nelle sue regole, senza un effettivo e concreto confronto anche con i rappresentanti istituzionali dell’Arcipelago.

Un esempio – ha proseguito Barbetti – ne è stata la sua “perimetrazione” che ha definito i confini del Parco e da quel percorso decisionale anche i sindaci ne sono stati esclusi. Ho sempre pensato, però, che il Parco fosse una risorsa per l’Elba e le altre isole toscane, capace di contribuire a migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.

La prova ne sono state le ingenti risorse, oltre 70.000.000 di euro finanziati nel periodo del commissariamento dall’allora Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli per fronteggiare sia il dopo alluvione del 2002 con la messa in sicurezza dei fossi sia l’area mineraria confinante con il paese di Rio Marina nonchè per altri importanti investimenti finalizzati alle prerogative del Parco.


Da sindaco in questi anni e da commissario dell’ente allora, ho sempre lavorato con questo obiettivo: una visione antropocentrica della protezione dell’ambiente che non può dimenticare di mettere l’uomo al primo posto. Il Parco deve saper creare quelle indispensabili condizioni affinchè l’ambiente preservato sia la casa ideale dell’uomo per il suo vivere. Non ci dimentichiamo che se l’Elba nel 1996 è diventata Parco Nazionale è stato anche per come l’uomo e quindi come noi elbani abbiamo saputo gestirla e conservarla ancora intatta. Accanto, dunque, al concetto di sviluppo sostenibile oggi – prosegue Barbetti – credo che sia giusto parlare anche di conservazione sostenibile se vogliamo andare avanti e dare un futuro ai nostri figli senza obbligarli ad emigrare”. E sul concetto di sviluppo sostenibile pone ad esempio le Aree marine Protette “Io – dice Barbetti – ci ho sempre creduto ora è giunto il momento che l’Elba se ne doti.


Auguro al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano – ha concluso l’ex Commmissario Barbetti – che nei prossimi obiettivi vi siano condivise ed intelligenti AMP e che proseguendo il sapiente lavoro del presidente Giampiero Sammuri, i suoi prossimi successori siano elbani perché sono sempre stato e sono anche oggi convinto che siano capaci di interpretare al meglio lo spirito del Parco e quindi della protezione dell’ambiente dato che più di ogni altro amano questa Isola dove vivono e operano ogni giorno”.